Comunicare con il proprio cane

Pubblicato Lun, 24/07/2017 - 21:37 da Anna Federica
Gigi comunica

Comunicare con voi umani alle volte è molto difficile…siete incomprensibili!!

A tutti è capitato di notare la varietà e la diversità di segnali che i cani utilizzano negli incontri sia con gli altri cani che con l’uomo: segnali vocali, come guaire, abbaiare, ringhiare, o segnali visivi, come abbassare le zampe anteriori per “invitare al gioco”, tenere le orecchie e la coda abbassate, in posizione di timore”, o scodinzolare, agitando tutto il corpo, in attesa di qualche bocconcino prelibato o di una bella passeggiata.

Tutti questi segnali, e numerosi altri, come quelli olfattivi, trasmessi soprattutto con l’emissione di urina, fanno parte di una sorta di linguaggio, che è poi il sistema per comunicare un caratteristico di ogni specie, nel senso che all’interno di ogni specie gli animali comunicano tra loro con messaggi propri.

 

A che cosa serve comunicare

Ovviamente la trasmissione di segnali comporta un certo grado di socialità; cioè lo sviluppo di una vita sociale all’interno della quale ogni individuo trova una sua collocazione, un suo rango e un suo ruolo rispetto agli altri.

E ciò è vantaggioso sia per il singolo che per il gruppo; infatti, il primo riesce a trovare meglio, attraverso

le indicazioni degli altri, la possibilità di nutrirsi e di accoppiarsi, cioè di sopravvivere

e di riprodursi, mentre il secondo riesce a mantenere la sua coesione senza che i suoi componenti lottino continuamente tra loro.

Inoltre il comunicare tra i membri del gruppo sociale permette una migliore difesa dai pericoli; che vengono prontamente segnalati anche a distanza, soprattutto attraverso messaggi acustici.

Il cane appartiene a una specie altamente sociale e come tale ricca di segnali per comunicare specialmente visivi, acustici e olfattivi.

 

I messaggi del muso

Le espressioni del muso, cioè la cosiddetta maschera facciale, sono fondamentali nel linguaggio del cane, particolarmente in quelle razze che hanno la possibilità di modificare la posizione delle orecchie. Le diverse posizioni delle orecchie, insieme a quelle delle labbra, ci possono rivelare le intenzioni del cane. In sintesi possiamo ritenere che se il nostro cane ha lo sguardo:

 

  • “fisso” e “attento” con pupilla ristretta, magari accompagnato da un brontolio
  • sordo e da un leggero rizzarsi del pelo sul dorso, sono segnali di minaccia;
  • “abbassato” e “sfuggente” indica solitamente timidezza, ma attenzione, se subentra uno stato di paura vera e propria può diventare progressivamente un segnale di pre-attacco;
  • “attento”, accompagnato da scodinzolamento, abbaio e parte anteriore del corpo abbassata, può voler dire: “vuoi giocare con me?”;
  • “languido” e, “umanamente” parlando, quasi implorante, magari con il corpo in posizione di “seduto”, con un po’ di “acquolina” che cola dalla bocca , significa che il nostro amico sta pazientemente aspettando la sospirata pappa!
  • “assente”, posizione apatica e scarsa reazione ai segnali che gli trasmettiamo, possono indicare che “qualcosa non va” a livello organico, che può essere presente una patologia di varia natura o addirittura una patologia nervosa; vi sono casi in cui tale sguardo è concomitante a “crisi” nervose vere e proprie; che possono anche comportare episodi di aggressività improvvisa e assolutamente imprevedibile, anche diretta verso persone che l’animale conosce bene; fosse anche lo stesso proprietario.

 

I messaggi del corpo e del muso

Nel suo insieme tutto il corpo del cane è in grado di trasmettere segnali, sia modificando le posture sia rizzando il pelo; tanto da farlo sembrare aumentato di volume.

Il principio generale è semplice; più la figura dell’animale risulta imponente (orecchie diritte, pelo ritto sul dorso,posizione eretta); più può segnalare il suo stato di dominanza sull’ambiente circostante; compresi gli altri cani o le persone in questo inserite.

Più la figura risulta invece “rimpicciolita” (coda tra le zampe, orecchie abbassate, posizione semi accucciata); maggiore è l’intenzione da parte del cane di dichiararsi sottomesso; perdente, o anche “innamorato” nel caso di un maschio che corteggi la femmina in calore.

Non è ancora del tutto chiaro il significato dello scodinzolamento; infatti sappiamo tutti recepire il messaggio del nostro cane che ci viene incontro scodinzolando con il guinzaglio, la ciotola o la pallina in bocca; interpretarlo come desiderio di andare a spasso o di ricevere la sospirata razione di cibo o di giocare con noi.

Tuttavia il cane spesso scodinzola, magari in maniera più rigida, meno rilassata; anche quando è in situazione di rivalità con altri cani o in atteggiamento di pre-aggressività. Sta di fatto che tale comportamento si manifesta già nel cucciolo durante la poppata o quando, comunque, vi è competizione con i fratelli di nidiata.

Con il movimento della coda, quindi, ogni soggetto può segnalare la sua presenza; in quanto scodinzolando il cane sparge all’intorno il proprio segnale olfattivo che è un altro sistema per comunicare molto importante.

Lo scodinzolare in attesa del gioco o di una ricompensa; è per altro un segnale di tipo infantile che il cane adulto mantiene nei confronti dei suoi simili e dell’uomo.

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