L'obbedienza del cane
Il richiamo
L'obbedienza è un' elemento fondamentale e in certi casi si potrà rilevare molto utile che il cane ascolti la nostra chiamata e accorra prontamente presso di noi al richiamo.
Inizieremo questo esercizio con un guinzaglio molto lungo che permetta una certa distanza tra noi e il cane, quindi chiameremo il nostro amico per nome o gli lanceremo il richiamo "vieni", accompagnandolo anche da un segnale visivo della mano. Se il cane non si muovesse, tiriamolo verso di noi, quando il cane si avvicinerà lodiamolo ed accarezziamolo con calore, in caso di disobbedienza non sgridiamolo, e sopratutto, non picchiamo il cane, ma riproviamo con pazienza più volte e con regolarità quotidiana, ricordando che ha più valore un addestramento breve e continuo di uno prolungato e irregolare.
Seduto
Per questo nuovo esercizio inizieremo a camminare come al solito tenendo il cane alla nostra sinistra, finché ci fermeremo e, premendogli leggermente la schiena verso il basso, gli ordiremo "seduto". Se il cane obbedirà lo loderemo accarezzandolo, in caso contrario ripeteremo ancora l'esercizio esercitando una pressione maggiore. Ricordiamoci di non muovere i piedi durante l'esecuzione, affinché il cane non tema d'aver una zampa calpestata e quindi non si muova prima del tempo. Quando questo esercizio sarà ben eseguito con il guinzaglio, provatelo con il cane sciolto; allontanatevi di qualche metro dal cane, fatelo sedere e chiamatelo a distanza, unendo così l'abitudine al richiamo a quella dell'esercizio "seduto". Le lodi siano sempre appropriate , non biasimiamolo mai i risultati positivi anche se di lenta esecuzione, perché il cane non capirebbe il motivo della nostra collera e in seguito potrebbe eseguire proprio i movimenti contrari a quelli che gli chiediamo.